In effetti sì, è disturbante, quindi per un lettore debole di stomaco potrebbe essere pesante, però intriga e soprattutto – e qui secondo me sta la bravura di uno scrittore – il sentimento di vendetta avvolge completamente il lettore che lo fa suo.
Su La Biblioteca di Babele Valentina Accardi ha recensito Come belve feroci di Giuse Alemanno.
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