Lorenzo Vargas
Autore di La bambina di un milione di anni
Lorenzo Vargas è nato a Roma nel 1991 e vive a Macerata. Dopo essere stato finalista al talent di Rai3 “Masterpiece”, ha esordito con “Pierre non esiste” (Bompiani, 2015). Per Las Vegas ha pubblicato “Una più del Diavolo” (2017) e “La bambina di un milione di anni” (2020).
Primo capitolo
1
L’atmosfera più adatta ai cimiteri è un cielo garbatamente annuvolato, temperatura fresca e poco vento. In scenari luttuosi, un sole vivace rischia di risultare inopportuno: il caldo renderebbe difficile portare la divisa del cordoglio e, in linea di massima, è sempre meglio poter piangere i propri cari senza doversi preoccupare delle correnti d’aria che bastonano il naso con generose manciate di polline votivo.
Quel giorno, al cimitero di Montebasso, c’era un tempo inopportuno.
Il sole batteva gioioso sulle lapidi che riassumevano gli ultimi centocinquanta anni del paese: una sequela disordinata di nomi e date di nascita, morte, di epitaffi più o meno ispirati e tombe monumentali di chi aveva preferito affidare all’architettura il ricordo della propria importanza. Il profumo chiassoso di centinaia di fiori ribadiva il principale passatempo praticato nel camposanto: la decomposizione.
La struttura ricopriva un cospicuo appezzamento di terreno poco fuori Montebasso Nuova, un affastellamento di villette a schiera ritmate da centri commerciali, scuole e servizi in una grottesca parodia dei suburbs americani. Il centro storico (posizionato tra il cimitero e il paese nuovo in progressione quasi simbolica) era stato completamente disertato anni prima per via di un terremoto e i pochi palazzotti ancora agibili erano occupati da immigrati in sistemazioni di variabile legalità.
Il cimitero monumentale di Montebasso era circondato da una cancellata in ferro battuto che faceva il verso al perimetro di cipressi all’interno. Gli alberi mantenevano il camposanto in una costante penombra, fatta eccezione per le ore pomeridiane.
Quel giorno nessuno sembrava avere voglia di piangere i propri morti o comprarne l’attenzione con offerte floreali. Nessuno, a parte un uomo lungo ed emaciato, la cui pelle sembrava non aver mai goduto delle carezze del giorno.
Con vigorosi colpi di badile dissotterrava un cadavere.