5 errori da evitare nell’incipit del tuo romanzo

9 Giu 2021 | Scrivere | 2 commenti

Chi ben comincia è a metà dell’opera: ecco perché ti conviene pensare bene al tuo incipit. Un lettore va catturato subito, sennò diventa un lungo e vano inseguimento. Ecco perciò cinque cose che NON funzionano negli incipit e che dovresti evitare.

  1. Non iniziare come ho fatto io con questo post, cioè con un proverbio, una frase fatta, qualcosa di già sentito e rimasticato mille volte. Sorprendimi e fallo subito!
  2. Non iniziare con un lungo spiegone su chi è il protagonista, cos’ha fatto lui, suo nonno, il suo gatto. Magari ti sei fatto degli schemini, delle scalette, delle carte di identità dei personaggi, ok, bravissimo. Però non devi mettere tutto subito per paura di non essere capito. Fammi entrare nella tua storia, ma lascia fuori gli spiegoni!
  3. Non iniziare con una descrizione lunghissima come quella dei Promessi sposi. Che andava bene ai suoi tempi, in cui non c’era la concorrenza di Netflix, ma che oggi stuferebbe il lettore dopo tre righe. Aggiornati e sii contemporaneo!
  4. Non iniziare con una scena o con dei personaggi che non hanno alcuna rilevanza nella storia. È importante che nell’incipit, invece, ci siano gli elementi fondamentali del romanzo (tema, ambientazione, protagonisti). Focalizza fin da subito quello che vuoi raccontare!
  5. Non iniziare con una frase troppo lunga e contorta, piena di parole vuote. Magari hai lavorato per molto tempo sulla prima frase, e hai fatto benissimo. Però lavora per sottrazione, non per accumulo. Hai tutto il tempo di dire tutto quello che vuoi, non dire tutto nella prima frase. Fai vedere che sei bravo con la semplicità e l’incisività!

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Ha scritto il post
Andrea Malabaila
Sono nato a Torino nel 1977. Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino. Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono otto: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014), “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023). Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

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2 Commenti

  1. Maria Cornetta

    Sono una scrittrice (Cornetta Maria) che ha già pubblicato con l’Aletti una raccolta di storie vere. Ciò che lei dice a proposito dell’incipit è sacrosanto, perciò vorrei proporle il mio (è un’autobiografia ancora inedita):
    ” Nella mia vita, ho transitato fra il paradiso e l’inferno, sostando poco in quel limbo dove la maggior parte della gente vive quotidianamente…” Cosa ne pensa? Ho la sensazione che lei sia molto preparato e gradirei davvero un suo giudizio. La sua eventuale risposta sarà un dono gradito ad una vecchia signora.

    Rispondi
    • Andrea Malabaila

      È un incipit che ci dice molto della protagonista. Una promessa al lettore. Che poi spero sia mantenuta.

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