Come scrivere la lettera di presentazione per il tuo manoscritto

1 Mar 2023 | Scrivere | 18 commenti

Scrivere la lettera di presentazione o di accompagnamento per il proprio manoscritto è uno di quei momenti tragico-thriller-horrorifici che mettono in crisi anche lo scrittore più impavido.

La domanda è: cosa ci scrivo? Provo a darvi qualche suggerimento su come presentare un libro a un editore.

Come si scrive una lettera di presentazione a una casa editrice?

Salutare prima di tutto

Io non mi stancherò mai di dire che dall’altra parte c’è una persona. Quindi iniziate la vostra lettera di presentazione con un “Buongiorno”, “buonasera”, “ciao coso”: non hanno mai ammazzato nessuno, che io sappia. Se poi sapete anche il nome di chi riceve la lettera (editore, redattore, factotum) anche meglio: usatelo.

Evitate cose tipo “Gentile Las Vegas edizioni”: Las Vegas edizioni non è una persona. Io opterei per un generico “Buongiorno” piuttosto.

E tu chi sei? 

Si chiama lettera di presentazione, per cui presentatevi. “Sono Pino Cammino, ho 36 anni, di lavoro faccio il passante” può essere un buon inizio. Io non mi dilungherei troppo: se poi inserite anche la biografia meglio non essere ripetitivi. Se avete però una pubblicazione importante alle spalle vale la pena di ripetersi. Non fateglielo scoprire nella biografia che avete vinto il premio Nobel ma non avevate tempo di ritirarlo.

Cosa volete?

Sì, lo so, dal voluminoso pacco che avete spedito dovrebbe capirsi che è un manoscritto e voi vorreste pubblicarlo, però tenete conto che in casa editrice arriva di tutto e di più. Volumi di prova delle tipografie, libri di gente che è stata rifiutata e vuole farvi vedere che ce l’ha fatta, libri di amici che ci tenevano a farci avere una copia, libri di gente che vuole solo un parere ma non gli interessa pubblicare (true story). Quindi scrivetelo: “vorrei pubblicare con voi”. 

Inserite anche il titolo del manoscritto, il vostro nome e i contatti. 

È un sistema comodo, soprattutto nel caso degli invii in digitale, per ritrovare la lettera relativa a una manoscritto. E anche con il cartaceo il rischio di fogli volanti è alto. Aiutiamo questi editori disordinati a non perdersi in un mare di carta o di bit.

Perché proprio noi?

Dimostrate di conoscere la casa editrice: dite in che collana vorreste essere inseriti, se avete letto qualche nostro libro (dovreste) ditelo. Magari avete partecipato a un evento in cui ci avete visto. Insomma fate sapere all’editore che l’avete scelto per un motivo, che non avete spedito a casaccio.

La biografia la metto o non la metto?

C’è chi preferisce integrare direttamente biografia e sinossi nella lettera di presentazione del manoscritto: potete farlo, ma formattate il testo in modo da evitare l’effetto muro di testo

Usate gli spazi, gli a capo e i rientri per “dare aria al testo” e magari anche i titoletti (sinossi, biografia; ecc).

La lettera di accompagnamento al manoscritto è sempre fonte di ansia e grande dibattito tra gli autori e gli editori, quindi prendete queste indicazioni non come regole ma come appigli per non arenarvi su come comunicare bene la proposta editoriale alla casa editrice

Su tre cose però insisto:

Siate brevi: la lettera serve giusto a dare all’editore un’idea generale di chi siete, cosa fate, cosa volete, (un fiorino!).

Siate umili e non fate i piagnoni. Scrivere cose tipo “Sono il più grande scrittore vivente ma gli editori non capiscono” non fa che indispettire chi vi legge. I giudizi lasciateli agli editori e ai lettori, voi limitatevi a esporre i fatti. Niente affermazioni tipo “Il manoscritto è già in visione presso altri editori. Fate in fretta altrimenti ve lo rubano.” Non state vendendo pentole e gli editori di ricatti così se ne vedono arrivare 8 al giorno.

Niente sboronaggine: “Vi faccio vendere 50000 copie” perché a meno che non facciate gli editori, e spesso neanche in quel caso, non siete assolutamente in grado di fare valutazioni di questo tipo.

Un esempio di lettera di presentazione del manoscritto

Per andare sul concreto abbiamo voluto farvi un esempio di lettera di accompagnamento di una proposta editoriale.

Questo è uno dei tanti modi in cui potete scriverla: prendetela come spunto e riadattatela alle vostre esigenze. 

Titolo e trama sono state gentilmente inventate da ChatGPT. Olivia invece è una nostra creazione. 

Buongiorno Andrea Malabaila, 
mi chiamo Olivia Cinquetti e vorrei proporle in lettura il mio romanzo.

Le racconto qualcosa su di me. 

Sono nata a Lavagna, in Liguria, ho 38 anni, e ho pubblicato alcuni racconti su riviste letterarie. 

Questo che le invio è il mio primo romanzo e si intitola La casa dei ricordi perduti.

Nonostante il tema fantastico, il mio romanzo non è aderente a un genere specifico e credo che potrebbe rientrare nella vostra collana I Jackpot.  

La sinossi

Dopo la morte del padre, Alice eredita una vecchia casa in campagna. La casa è stata chiusa per molti anni, ma quando Alice vi torna, scopre che nasconde molti segreti. Iniziano a succedere cose strane: porte che si aprono e si chiudono da sole, rumori misteriosi e oggetti che si spostano da soli. Alice viene anche tormentata da strane visioni e sogni in cui sembra rivivere la vita di altre persone. Scoprirà che la casa ha un passato oscuro legato a una famiglia che ha vissuto lì molti anni prima. Alice dovrà cercare di fare luce sulla storia della casa e della famiglia che l’ha abitata, ma non sarà facile: qualcuno farà di tutto per ostacolare Alice, perché certi segreti devono rimanere tali. 

Sperando in un suo riscontro positivo le auguro buona lettura e le lascio i miei contatti. 

Olivia Cinquetti
Via dei Tormenti 73 
17123 Borgo Sottobosco (SV)
olivia.cinquetti@zmail.it
Tel. 333XXXX543

Ha scritto il post
Carlotta
Si occupa di comunicazione. Aiuta chi ha un progetto interessante a raccontarlo online con parole belle, chiare e sue. Collabora con Las Vegas edizioni dal 2008 occupandosi di social media e ufficio stampa. Insegna e vive a Torino con un marito che fa l'editore, lo scrittore e lo Juventino e un Piccolo Gremlin.

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18 Commenti

  1. Davide

    Voglio scrivere un manoscritto da vendere pagando la commissione dopo ovviamente la correzione ….

    Rispondi
    • Carlotta

      Ciao Davide, non credo di aver capito cosa vuoi fare. Cosa stai cercando? Qualcuno che ti scriva il libro? Una casa editrice che te lo compri?

  2. Giada

    Ciao Carlotta,
    A me piace scrivere e vorrei intraprendere questo percorso ma faccio sempre fatica a trovare l’introduzione.. volevo chiederti nel caso io mandassi il manoscritto se si manda per via email quindi scriverlo online oppure scriverlo su carta e mandarlo cartaceo. E volevo sapere cosa posso scrivere per far capire il genere che andrò a scrivere? Grazie , Giada

    Rispondi
  3. Francesco

    HI Carlotta, posso dire nella presentazione che il libro e scritto in una maniera un po acerba e che se viene pubblicato va anche aggiustato??

    Saluti Francesco.X

    Rispondi
    • Carlotta

      Ciao Francesco, secondo me è superfluo. Lascia valutare all’editore se è acerbo o meno. Quanto all’essere aggiustato fa parte del lavoro editoriale. Insomma, non ti preoccupare 🙂

  4. Salvatore Donato Consonni

    Buonasera Carlotta,
    ho letto con piacere le sue istruzioni, ma non ho trovato le istruzioni su come mandarvi il mio manoscritto inedito.
    E’ una raccolta di racconti. Le può interessare?

    Rispondi
    • Viviana

      Ciao ho trovato il tuo articolo molto interessante, io ho appena finito di scrivere un libro di favola, vorrei qualche suggerimento.
      Cosa posso scrivere per presentarmi alla casa editrice?

  5. Viola Ricciardi

    Ciao Carlotta. Grazie per l’articolo, spero di attenermici in futuro. Avrei un paio di domande:
    1)Se volessi pubblicare sotto pseudonimo, dovrei specificarlo nella lettera?
    2)Presentazione e sinossi devono essere nella stessa lettera?
    Grazie della tua risposta
    Viola

    Rispondi
    • Carlotta

      Ciao Viola,
      1) Se vuoi pubblicare sotto pseudonimo è meglio specificarlo prima. Se puoi spiega anche il motivo.
      2) Puoi fare un po’ come vuoi: secondo me la presentazione deve dare una breve panoramica sul tuo progetto, su di te, sul perché hai scelto proprio quella casa editrice.
      Se la sinossi è lunga (ma consiglio di non andare TROPPO per le lunghe) puoi anticipare di cosa parla il libro nella lettera e poi rimandare alla pagina dedicata alla sinossi.
      Però tieni conto che è un consiglio personale e non va preso come legge.

  6. Claudia

    Ciao Carlotta
    ho letto il tuo articolo e l’ho trovato molto interessante e sopratutto utile, ho solo una domanda:
    Quando invio la mail/lettera di presentazione, devo allegare tutto il manoscritto oppure solo qualche cartella?

    Rispondi
    • Carlotta

      Se lo mandi a noi, il manoscritto deve essere intero come scritto qui. https://www.lasvegasedizioni.com/manoscritti/ Altrimenti ogni editore ha le sue linee guida. Se non c’è scritto niente nel dubbio io lo manderei intero.

  7. Matteo

    Articolo interessantissimo. Avrei una domanda: cosa ci va in allegato all’email? Io vorrei fare un graphic novel e mi piacerebbe sapere come mandare un email. Grazie 🙂

    Rispondi
    • Carlotta

      Ciao Matteo, noi facciamo solo romanzi e racconti, e riceviamo solo in cartaceo, quindi non saprei proprio risponderti.
      Ti conviene chiedere a chi fa graphic novel.

  8. michelerenzullo

    Ciao Carlotta, ottimo pezzo, utile e simpatico. Ho una domanda: le case editrici accettano anche opere che sono state già pubblicate in self-publishing? Oppure l’auto-pubblicazione è una strada a senso unico? (ovvero, ci si “brucia” la possibilità di pubblicazione tramite canali tradizionali?)
    Grazie della tua risposta
    Michele

    Rispondi
    • Carlotta

      Mah, dipende dal testo, dalla casa editrice, dall’autore, dal contratto che hai firmato con la piattaforma che lo ospita, da un sacco di cose insomma. Secondo me non è detto che se pubblichi in selfpublishing tu non possa poi trovare un editore che ti ripubblica quel libro. Però, appunto, dipende da molti fattori.
      Vale la pena di provare.
      Grazie per essere passato di qui 😉

  9. Sunny Valerio

    Ciao,
    ho trovato l’articolo interessante. Come fai notare, ho quasi più difficoltà a scrivere questa benedetta lettera di presentazione, che non la sinossi (altra impresa) o l’intera opera.
    Ho scritto due romanzi, sono una giovane esordiente, e adesso vorrei inviare i miei manoscritti con il buon proposito di interessare degli editori (sono positiva, per questo parlo al plurale XD).
    Arrivo al dunque, una lettera di presentazione quanto deve essere corposa e viceversa, proprio a livello di parole (una quantità indicativa)?
    Nella presentazione parlo di me, chi sono, dove vivo, quando sono nata, cosa faccio e i miei gusti letterari (meglio specificare solo il genere, per esempio, nel mio caso il thriller?). E’ importante anche dare un breve input alla storia che si va a proporre (esempio cosa ha spinto a scriverla?) o è sufficiente la sinossi?
    Dopo tutte queste fisime mentali, ringrazio tantissimo e spero di ricevere una risposta!
    Ciao!
    Sunny

    P.s. sarebbe utilissimo vedere un buon esempio di lettera di presentazione, non per scopiazzare, ma quanto meno per esser certi non forare completamente e bruciarsi opportunità per la presentazione.

    Rispondi
    • Carlotta

      Ciao Sunny,
      intanto scusa per il ritardo con cui ti rispondo. Ero tentata di risponderti che la lettera deve essere lunga quanto serve ma volevo evitare che mi maledicessi con tanto di bambola vudù e spilli XDD
      Io direi di tenersi sulle 10/15 righe, non di più. 1000 caratteri spazi compresi secondo me bastano per dire tutto. Se vuoi inserire un riga per spiegare più o meno di cosa parla il libro non verrai frustata.
      A me personalmente dei gusti letterari interessa poco, però insomma se li inserisci non muore nessuno. L’importante è non dilungarsi inutilmente.
      Io starei anche attenta a mettere il genere: ad esempio Las Vegas non pubblica libri di genere, quindi io non lo metterei, tanto dalla sinossi si capisce. Mentre se la casa editrice cerca espressamente di genere e magari ha più collane di diversi generi può essere utile.
      Ecco, forse far vedere di conoscere bene le collane dell’editore è più utile: io indicherei quella piuttosto del genere.
      Per la lettera d’esempio ci pensiamo 🙂
      Un abbraccio e in bocca al lupo!

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