Ci sono libri che ci arrivano praticamente pronti per essere pubblicati e altri che hanno bisogno di più cure. L’Isola Senza Tempo fa parte di questi ultimi. Non certo perché Gianluca Mercadante sia un novellino, anzi: questo è il sesto libro che pubblica con noi, settimo se si considera anche l’instant ebook Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile, in cui ci ha raccontato il lockdown visto dai suoi occhi di scrittore-parrucchiere.
Ma L’Isola Senza Tempo era uno di quei romanzi che sono così importanti per chi li scrive che non possono essere sprecati. Non possono essere all’80-90% delle proprie potenzialità. Devono arrivare, o almeno avvicinarsi il più possibile, al 100%.
Perché questa è una storia che parte da uno spunto molto personale, molto intimo: la morte del proprio padre e il lutto, difficilissimo, da elaborare. E quando ci sono di mezzo emozioni così forti che arrivano direttamente dal proprio vissuto è più facile sbandare, rischiare di nascondersi, provare a rimanere in superficie dove fa meno male…
Ma perché abbiamo deciso di pubblicare L’Isola Senza Tempo?
Innanzitutto perché è una storia che pretendeva di essere raccontata. Una di quelle storie che sono come un punto, dopo il quale chi scrive può ripartire più leggero verso altri progetti.
Ma al di là di ciò che può sembrare da quello che ho scritto fin qui, è una storia che tenta di essere universale, in cui ci possiamo riconoscere tutti, con le nostre fragilità, i nostri segreti, le nostre paure.
Gianluca è partito da un suo dolore privato ma l’ha trasformato in qualcos’altro: nella storia di Biagio, un protagonista per molti aspetti lontano da lui, eppure vicino a tutti noi, che si troverà a fare i conti col proprio passato, con tutto ciò che lui e suo padre non si sono mai detti, fino ad approdare nell’Isola Senza Tempo, il luogo dei racconti di quando lui era bambino.
Che cosa sia l’Isola Senza Tempo e come ci sia finito lo lascio scoprire a voi lettori per non guastarvi la sorpresa.
Vi voglio solo dire che abbiamo lavorato tanto, su questo romanzo, e siamo felicissimi del risultato. Spero possiate esserlo anche voi.
Biagio dovrebbe partire per un viaggio con l’amato Andrea, un medico sposato e padre dalla doppia vita. All’aeroporto, però, riceve una chiamata dalla casa di cura in cui il padre Marcello è ricoverato per la demenza senile: è peggiorato ed è stato portato in ospedale. Biagio e Andrea decidono di risalire in macchina e tornare indietro. All’ospedale Marcello è stranamente lucido e in forma, al punto che propone a Biagio di fare un giro sull’Isola Senza Tempo, un luogo immaginario di cui gli raccontava sempre quando lui era piccolo. E i due sull’Isola ci vanno davvero.
Che ci fa lì, Biagio, e che significato ha l’Isola?
In una storia sospesa tra realtà e fantasia, il protagonista dovrà fare i conti con la propria esistenza e con i segreti che hanno tenuto insieme la sua famiglia, fino all’epilogo che stravolgerà le sue e le nostre certezze.
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