Esce la nuova edizione di “Caro scrittore in erba…”: ecco perché l’abbiamo ripubblicato

25 Nov 2021 | Fare i libri | 1 commento

Nel 2013 lanciavamo una nuova collana, “i jolly”. Già dal nome faceva capire che avrebbe accolto tutti quei libri secondo noi imperdibili ma che non potevano finire nella collana principale dedicata alla narrativa: saggi pop, libri di varia, ibridazioni.
Caro scrittore in erba…”, primissimo titolo della collana, era un po’ tutto questo. Da una parte una lettera aperta che ironicamente si presentava come manuale di sopravvivenza per aspiranti scrittori, dall’altra una panoramica piuttosto ampia su tutte le storture del mondo editoriale. E in mezzo, alcuni divertenti siparietti in cui l’autore, Gianluca Mercadante, diventava lui stesso un personaggio. Un libro difficilmente classificabile, quindi, e perfetto per la nostra resistenza alle etichette.

Ma perché abbiamo deciso di ripubblicare “Caro scrittore in erba…”?

Nonostante siano passati un po’ di anni, le criticità a cui va incontro ogni aspirante scrittore o scrittore emergente sono più o meno sempre le stesse. Se da una parte c’è più informazione e quindi meno rischi di finire nella trappola di editori a pagamento, dall’altra l’attenzione nei confronti dei libri-fuori-dai-grandi-giri si è assottigliata ed è ancora più complicato uscire dalla cerchia dei propri fedelissimi lettori. Il monito di Mercadante quindi resta sempre valido: non scrivete per la gloria, per i soldi o per le ospitate in tv. Queste cose non ve le può garantire nessuno e non devono nemmeno essere il vostro obiettivo principale. La scrittura richiede passione e dedizione, il resto sono solo effetti collaterali.

Cosa c’è di nuovo in questa edizione?

Questa è una versione rivista, aggiornata e soprattutto ampliata. Se avete già letto la prima edizione di “Caro scrittore in erba…”, in questa troverete parecchi nuovi capitoli. E se non avete letto la prima edizione, ecco un motivo ancora più buono per leggere quella nuova!

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Molto si dice sull’arte della scrittura, molto poco invece sul mestiere di scrittore. Su come trovare l’editore giusto e quali siano i rituali da superare nel momento in cui un editore finalmente decide di puntare sulla tua storia. Sapori e dissapori che uno scrittore in erba deve ingoiare, per sbucciarsi per benino le ginocchia nello sforzo teso a raccontare una verità, la sua, la tua. Attraverso le sue esperienze e (dis)avventure nel mondo editoriale, Gianluca Mercadante ci ricorda una semplice e onesta verità. Che un libro non si pubblica, ma si scrive.Nuova edizione rivista e ampliata.Con la prefazione di Gianluca Morozzi.
Ha scritto il post
Andrea Malabaila
Sono nato a Torino nel 1977. Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino. Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono otto: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014), “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023). Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

1 commento

  1. Maria Cristina

    Quanta verità già in questo post.
    Sai, oltre a “un libro non si pubblica, ma si scrive”, ci aggiungerei… con umiltà.

    Rispondi

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