“Transumanza” esce in libreria: ecco perché l’abbiamo pubblicato

8 Mag 2025 | Fare i libri | 0 commenti

Giuse Alemanno è uno scrittore con cui abbiamo un rapporto consolidato da anni. Con noi ha pubblicato la cosiddetta “Trilogia dei Sarmenta”, ovvero Come belve feroci, Mattanza e Nero finale, e ora torna in libreria con un romanzo molto diverso dai precedenti.

Se con i cugini Sarmenta era riuscito a tenerci col fiato sospeso e a farci perdere qualche nottata tranquilla, con Transumanza si cambia registro.

Forse rimarrete anche voi spiazzati di fronte a questo nuovo romanzo. Una storia che ci riporta indietro nel passato (ai tempi del fascismo) e che — come piace a noi — è difficilmente etichettabile: un po’ romanzo a chiave, in cui sarà divertente scovare chi sono gli alter ego dei personaggi, un po’ romanzo filosofico, e un po’ romanzo picaresco, in cui si compirà un viaggio insieme al protagonista Dino Di Cristina e ai particolarissimi bovari impegnati nella transumanza. 

Tutto a un ritmo molto diverso dai libri precedenti di Alemanno: un passo consono a quello delle mucche!

Ma perché abbiamo deciso di pubblicare “Transumanza”?

L’incidente scatenante da cui parte Transumanza l’ho trovato subito fortissimo e molto efficace: Dino Di Cristina ha partecipato insieme ad altri amici antifascisti al pestaggio del podestà ed è costretto a scappare dal suo paese.

Si unisce così a un gruppo di bovari che stanno partendo per la transumanza. Solo che questi compagni di viaggio non sono sempre stati dei bovari. Nascondono un passato molto più complesso, tra anarchia, socialismo e ribellione al regime.

Durante il viaggio Dino imparerà a conoscerli e forse a conoscere meglio anche se stesso. Quindi oltre che romanzo a chiave, romanzo filosofico e romanzo picaresco, Transumanza piò essere anche definito un romanzo di formazione.

Sicuramente fuori dagli schemi come i personaggi che lo compongono.

Sicuramente “contro”.

Magari qualcuno rimarrà scioccato nel vedere la sagoma del profilo di Mussolini sulla copertina (a proposito: la bellissima copertina è opera di Paolo Tangari, con cui abbiamo avviato una nuova collaborazione). Ma l’idea “Duce vs. mucche” era troppo bella per non essere cavalcata.

In tempi oscuri e complessi come questi, è bene ristabilire certi confini. Perché come scrive Giuse Alemanno e come abbiamo riportato sulla quarta di copertina: “Un fascista diventa coraggioso solo quando la guerra la fanno gli altri”.

Un romanzo, Transumanza, che non può lasciare indifferenti e che ci presenta un Giuse Alemanno inedito. E voi da che parte state, dalla parte dell’ottusità del potere o dalla parte della libertà delle mucche?

Ha scritto il post
Andrea Malabaila
Sono nato a Torino nel 1977. Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino. Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono otto: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014), “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023). Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

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